Ogni anno, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, le giornate iniziano a cambiare volto. L’aria si fa più densa, i tramonti sembrano rallentare, e nei campi di Melissano e dintorni si respira un’attesa antica, quasi solenne. È il tempo della vendemmia.

Per noi dell’Unione Agricola di Melissano, la vendemmia non è soltanto un momento produttivo: è un rito collettivo, una memoria che si rinnova. È il battito più autentico del nostro legame con la terra.

Mani che raccolgono storie

Nei nostri vigneti, coltivati con passione da oltre 900 soci, ogni grappolo è il frutto di mesi di cura, di sole salentino, di vento che accarezza i filari e di piogge attente. La raccolta è ancora in gran parte manuale, perché crediamo nel rispetto del frutto, nei gesti lenti e sapienti tramandati di generazione in generazione.

La vendemmia è fatta di sveglie all’alba, di sorrisi tra i filari, di ceste piene e di silenzi che parlano. È la voce degli anziani che guidano i giovani, è il vino che inizia a prendere forma prima ancora di entrare in cantina.

Il profumo del futuro

Ogni annata è diversa. Le piogge, il caldo, la terra, tutto incide. E ogni volta, mentre i primi mosti fermentano, ci chiediamo che vino ci regalerà questa stagione. Negroamaro, Primitivo, Malvasia Bianca, Bombino: ciascun vitigno racconta il territorio a modo suo. Ed è proprio nella vendemmia che ogni racconto comincia.

In cantina, la tecnologia ci aiuta, ma il cuore resta artigiano. Monitoriamo ogni fase della trasformazione con attenzione, perché vogliamo che ogni bottiglia porti con sé la verità del suo grappolo e la passione del nostro lavoro.

Un momento che unisce

La vendemmia è anche comunità. È il momento in cui soci, famiglie, amici, visitatori si incontrano per vivere un’esperienza autentica. È possibile partecipare, visitare la cantina, assaggiare il mosto, condividere un bicchiere sotto un pergolato. Perché il vino è prima di tutto incontro.